Sentinelle della biodiversità nel Parco Nazionale Amboró
Bolivia, province di Ichilo, Andrés Ibañez e Florida, municipi di Yapacaní, Samaipata, El Torno, Mairana.
Maggio 2011 – agosto 2012
La Bolivia è il paese più povero dell’America del sud, con due terzi della popolazione che vivono sotto la soglia di povertà. Il paese è diviso in due grandi sistemi ecologici: l’altopiano andino e la pianura amazzonica. Inserita tra queste due aree è presente una fascia di transizione sub-andina dove si colla il Parco Nazionale Amboró (ANMIA)
Le foreste del l’Oriente boliviano stanno subendo una costante regressione principalmente per motivi di sfruttamento del legname pregiato, dell’aumento demografico, dei cambiamenti climatici e dei sempre maggiori terreni destinati all’agricoltura e all’allevamento del bestiame.
All’interno dell’Area naturale sono presenti comunità di agricoltori con provenienza maggioritaria da altre regioni del Paese. Proprio questa zona è stata definita dal Piano di gestione del parco Amboró area vocata per lo sviluppo di programmi e progetti per un uso sostenibile delle risorse naturali dove è permessa la ricerca, il turismo, l’educazione ambientale e attività di utilizzo delle risorse naturali nei limiti previsti dalla legislazione.
Gli abitanti presenti nell’ANMIA sono più di 18.500, nucleati principalmente in 4.500 famiglie (con una media di 4,12 persone a famiglia) e organizzati in un centinaio di comunità che si dedicano ad attività legate alle risorse naturali come l’agricoltura, allevamento del bestiame e attività forestali. I beneficiari del progetto sono gli abitanti dei municipi confinanti con l’AMNIA, e in particolar modo le associazioni di produttori di piante medicinali e ornamentali: ASOFLOR, BIOCOOP, ASPARA, APAMAY.
Contribuire alla sostenibilità e alla conservazione della biodiversità nel Parco Nazionale Amboró, generando nuove fonti di occupazione per la popolazione residente.
Rendere protagonista la popolazione locale dell’ANMIA Amboró della protezione della biodiversità del parco (sentinelle della biodiversità) promuovendo attività economiche legate all’uso delle piante ornamentali e medicinali presenti nel parco.
1. Sostenere 3 progetti pilota di coltivazione e commercializzazione di piante floreali/ornamentali e medicinali presenti all’interno dell’area naturale, gestiti da organizzazioni sociali comunitarie con il coinvolgimento specifico di donne e giovani.
2. Sensibilizzate le comunità locali sui benefici della biodiversità e sulla responsabilità individuale nei confronti dell’ambiente, attraverso programmi e spot radiofonici dedicati ai temi del progetto sulla Radio Alternativa di Casa de la Mujer
3. Rafforzare le organizzazioni sociali delle comunità beneficiarie e creare capacità perché queste possano contribuire alla gestione integrata delle risorse naturali e alla definizione di politiche su base locale e nazionale nella direzione della conservazione della biodiversità.
CEPAC – Centro de Promoción Agropecuaria Campesina
Casa de la Mujer /Radio Alternativa
Università René Moreno
Comune di Milano – Milano per la Biodiversità
Otto per Mille della Tavola Valdese