Wavuvi – Sostegno alla Pesca Artigianale nel Distretto di Kilifi, Kenya

Kenya, distretto di Kilifi – regione costiera
Gennaio 2011 – febbraio 2013
Il distretto di Kilifi è uno dei più poveri di tutto il Kenya, con il 72% dei residenti che vive sotto la soglia di povertà e un tasso di disoccupazione che raggiunge il 40%. La pesca è la terza attività in termini di importanza per la zona costiera (dopo turismo e attività portuali) e occupa l’8% della popolazione.
La sopravvivenza della maggior parte degli abitanti della costa dipende dalle risorse marine, e ogni cambiamento delle condizioni dell’ecosistema costiero ha un impatto diretto sulle attività umane che da questo dipendono.
Nell’ultimo decennio il tratto di mare all’interno della barriera corallina ha iniziato a mostrare segni di degrado: la quantità di pesce presente nella baia è in netta diminuzione, la deforestazione delle mangrovie è intensa, la raccolta di crostacei e molluschi poco redditizia e limitata a alcuni mesi dell’anno.
Questo ha innescato un circolo vizioso in base al quale più diminuiscono le risorse e più intensivamente vengono sfruttate, utilizzando le tecniche di pesca e di estrazione che garantiscano la maggior quantità di prodotto, molto spesso le più invasive e quelle che non consentono la riproduzione delle specie. Beneficiari del progetto sono 8 associazioni di pescatori BMU (Beach Management Units) del county di Kilifi, circa 550 associati e due gruppi di Silvofishery (70 persone in tutto). Considerando i benefici indiretti si può stimare che l’intervento miri a migliorare le condizioni di vita di circa 4.000 persone.
Contribuire ad alleviare la povertà delle comunità costiere che direttamente o indirettamente dipendono dalle risorse naturali della costa e a facilitare il passaggio da uno sfruttamento insostenibile delle risorse naturali ad un loro utilizzo sostenibile che massimizzi i vantaggi socioeconomici e ambientali.
L’obietti9vo specifico è quindi aumentare la produttività della pesca artigianale e avviare un processo di co-gestione delle risorse peschiere nel distretto di Kilifi attraverso il rafforzamento delle organizzazioni di pescatori, la promozione di tecniche di pesca sostenibili e di progetti pilota di silvofishery.
Per perseguire questo obiettivo, la strategia di intervento prevede di promuovere la pesca al di fuori della barriera corallina e lo sfruttamento integrato delle zone a mangrovia per l’allevamento di gamberi e altri crostacei e la riforestazione. Questi interventi accrescerebbero la produttività, prevenendo il deterioramento dell’ecosistema della baia, ma necessitano di investimenti ingenti per l’acquisto di barche e di equipaggiamenti appropriati e un intervento formativo per preparare i pescatori al loro utilizzo. Aiutare le organizzazioni di pescatori a intraprendere una gestione sostenibile delle risorse costiere è il presupposto principale da cui partire per il miglioramento dell’ecosistema e delle condizioni di vita delle fasce costiere di popolazione.
Le attività del progetto possono essere raggruppate in tre componenti:
COMPONENTE 1. Rafforzamento delle competenze delle organizzazioni di pescatori artigianali: il progetto intende migliorare la capacità delle organizzazioni di pescatori affinché assumano il ruolo di promotrici della protezione ambientale e del progresso socioeconomico delle comunità costiere. Verranno realizzati workshop sulla gestione sostenibile delle risorse marine e sulle strategie di marketing e commercializzazione, oltre a corsi rivolti esclusivamente alle donne, per incentivare il loro coinvolgimento nell’attività produttiva.
COMPONENTE 2. Investimenti tecnologici e corsi di formazione: il progetto intende facilitare il cambiamento di strategia, incoraggiando la scelta di un utilizzo sostenibile delle risorse marine che consenta guadagni di lungo periodo a livello ambientale, sociale e commerciale. Sulla base di questa raccomandazione, l’intervento fornirà 2 barche e attrezzature per la pesca d’altura e relativi corsi di formazione.
COMPONENTE 3. Silvofishery: il progetto intende creare due allevamenti sostenibili e su piccola scala di gamberi e granchi, integrati alla riforestazione delle mangrovie, favorendo una buona generazione di reddito, sia attraverso la commercializzazione dei gamberi che del legname.
– Kwetu Training Centre For Sustainable Development
– CAST CBO
– Deafal (Delegazione Europea Agricoltura Famigliare
– Fishery Department of Kilifi
– Kenya Marine and Fisheries Research Institute (KEMFRI)
– National Environment Management Authority (NEMA)
– Fondazione Cariplo
– Presidenza del Consiglio dei Ministri, fondi 8x 1000 a diretta gestione statale, anno 2010
– Fondi 8 per mille della Chiesa Evangelica Valdese